Un Convegno CNA su artigiani e piccole imprese alla sfida del credito
È necessario rafforzare il dialogo e le relazioni tra sistema bancario e imprese per rendere meno impervio l’accesso al credito da parte del tessuto economico in particolare le micro imprese. È quanto è emerso dal convegno promosso dalla CNA dal titolo “Artigiani e piccole imprese alla sfida del credito” che ha rappresentato una importante occasione di confronto.
All’iniziativa che si è svolta martedì scorso a Roma hanno partecipato il vertice della Confederazione, il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci, Valerio Vacca Direttore Servizio stabilità finanziaria di Banca d’Italia, Annalisa Areni, head of clients strategies di UniCredit, Maurizio Bai, chief commercial officer imprese e private di Banca MPS, Carlo Napoleoni, responsabile divisione impresa di Iccrea Banca, Paolo Mariani, direttore generale di Uni.Co. e il Vice Presidente CNA con delega al credito Fabio Petri. A moderare il dibattito il giornalista del Corriere della Sera, Nicola Saldutti.
Il Vice Presidente CNA Nazionale, Fabio Petri, ha rilevato il ruolo fondamentale del fondo di garanzia durante la pandemia ma “ora dobbiamo tornare alla normalità senza sprecare tutto ciò che è stato fatto negli ultimi anni, a partire dalle risorse pubbliche utilizzate per fronteggiare la crisi”. Petri ha ricordato che “la crisi energetica non è ancora superata” auspicando che “ciò di cui non abbiamo proprio bisogno una contrazione del credito”. Inoltre Petri ha sottolineato “la complementarietà tra sistema bancario e strumenti mutualistici che nel nostro Paese rappresenta un ‘esperienza unica nel contesto europeo”. Infine ha evidenziato che “micro e piccole imprese non sono il problema dell’Italia, semmai sono una virtù”.
“Anche le politiche Regionali possono fare molto rispetto alla partita del credito alle impresa – ha inoltre sottolineato Petri”. Sulla questione energetica per le imprese altro tema cruciale “Il problema del costi energetici non è risolto per le imprese – ha sottolineato Fabio Petri – la produzione e la manifattura hanno bisogno di energia per produrre ed esportare e costi e tariffe ancora altissime rendono le nostre imprese scarsamente competitive in Europa”. Banche e imprese si trovano poi ad affrontare il tema ESG “l’obiettivo delle ESG è condivisibile- sottolinea Petri – se però si affronta come opportunità per le imprese e non come un ulteriore problema. Premiare le imprese che riescono a fare interventi che hanno benefici sull’ambiente è una cosa positiva penalizzare chi non riesce a farlo è un errore. Non tutto è imputabile alla capacità dell’impresa ma incidono fattori che non possono essere messi in carico alla buona gestione della imprese”.