Superbonus, stop definitivo alla cessione del credito: un disastro per cittadini e imprese

Superbonus, stop definitivo alla cessione del credito: un disastro per cittadini e imprese

Per CNA Siena “Si rischia il fallimento delle imprese del settore”

Il Decreto legge è subito in vigore. Già operativo il blocco di tutte le cessioni di crediti e il divieto di acquisto delle Pubbliche amministrazioni.

Stop a tutte le cessioni dei crediti di tutti i bonus fiscali, a partire ovviamente dal superbonus. Spunta anche questa novità nel decreto in materia di crediti fiscali che il governo ha approvato nel Consiglio dei Ministri e già approdato all’esame della Camera dopo la pubblicazione lampo sulla Gazzetta Ufficiale. Mentre diventa subito operativo il divieto di acquisti per le pubbliche amministrazioni.

Il decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e in vigore già da oggi, venerdì 17 febbraio, vieta quindi la cessione dei crediti e le sconto in fattura e blocca le operazioni di acquisto dei crediti incagliati da parte degli enti locali, fermando, di fatto, immediatamente il mercato.

Per CNA Siena si tratta di un errore gravissimo “Il rischio è quello del fallimento di tantissime imprese – dichiara il Direttore Generale di CNA Siena Alessandro Brilli. Si mette a rischio il futuro delle imprese e tantissimi posti di lavoro. Bloccare un’economia in ripresa è un’ azione  gravissima. Si decide così di infliggere un colpo mortale al settore dell’edilizia, che negli ultimi due anni ha dato un contributo fondamentale alla crescita record del Pil – sottolinea Brilli – Lo stop imposto dal Governo a tutte le cessione di crediti di tutti i bonus fiscali a partire dal superbonus rischia di far implodere la filiera delle costruzioni.”.

In sintesi infatti, sono esclusi dal blocco soltanto i lavori in corso e per i quali era già stata presentata la Cila, la comunicazione di inizio lavori asseverata. Il decreto legge riguarda tutti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (il cosiddetto Bonus Ristrutturazioni), di efficienza energetica (l’Ecobonus), il Superbonus, le misure antisismiche, le facciate, gli impianti fotovoltaici, le colonnine di ricarica e il superamento di barriere architettoniche.

 “Si tratta di un colpo letale all’edilizia e a tutto l’indotto, un colpo letale a imprese e cittadini che va fermato in ogni modo – conclude Alessandro Brilli”.

Anche per CNA Siena la scelta del governo è disastrosa, cancellare la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per nuovi interventi  apre una voragine economica e sociale di proporzioni difficili da valutare.